Le 5 Migliori Pinne da Immersione per Subacquea e Snorkeling

Insieme alle  maschere , le migliori pinne da immersione sono uno degli accessori più importanti per chi è appassionato di immersioni. Con il loro supporto, è più facile spingersi in profondità, alla scoperta della vita sommersa. E anche chi pratica  apnea  o ama pescare in fondo al  mare , non ne può fare a meno.

Inizialmente “inventare” per scopi militari, con il passare del tempo la pinna è stata progressivamente adottata anche nel mondo dello sport.

Si tratta di una calzatura alle cui estremità si estende una superficie piatta (detta  pala ) di opportuna lunghezza ed  elasticità . È in genere molto sottile e sostenuto dalle nervature laterali di rinforzo.

In alcuni modelli, la presentazione presenta un’apertura o una serie di aperture perpendicolari alla direzione del nuoto, per favorire il passaggio di conoscenza durante la pinneggiata (o palata) e migliorare la  spinta  idrodinamica.

Sommario

Le migliori pinne da immersione

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Quali sono le migliori pinne da immersione?

La scelta delle pinne da sub non è un’impresa semplice. Al di là del fattore tecnico ed estetico, uno dei fattori più importanti da considerare è la scelta della taglia giusta.

La pinna deve aderire perfettamente al piede, per evitare che si sfili durante l’immersione in  acqua salata  o in  acqua dolce . Ma non deve essere essere troppo stretto, rivelandosi poco confortevole.

Per avere la certezza di acquistare il modello che fa per te, affidati alla vendita online. Oltre ad avere una panoramica completa dei modelli di marca offerti sul mercato, come quelli Pro Light, hai infatti la possibilità di leggere le opinioni, i commenti ei test di chi li ha già provati.

Sarai così guidato nella scelta delle dimensioni corrette e del tipo più adatto alle tue specifiche esigenze di immersione.

Un grande vantaggio: quello di ottenere sempre il prezzo più basso.

 

# 1 Cressi Rondinella

Le migliori per: lunghe nuotate

La pala è realizzata in polipropilene, un materiale leggero e reattivo al tempo stesso. Una morbida termogomma (elastomero) è usata per la scarpetta, i longheroni laterali, il bordo protettivo della palma e per alcuni inserti: un cocktail che offre leggerezza e alte prestazioni, facendone un modello facile da usare, poco impegnativo, ma al tempo stesso generoso nelle prestazioni.

La scarpetta, installata al computer, è avvolgente e anatomica, ottima per un facile inserimento del piede e per un uso prolungato.

 

# 2 Pinne Snorkeling e Immersioni Zionor F2

Le migliori per: leggerezza

Offrono un’elevata flessibilità, unendo un’elevata potenza alla massima efficienza. Due fori di flusso migliorano la flessibilità, ottimizzando il movimento del piede.

Il loro particolare design favorisce una perfetta calzata del piede. La struttura a punta aperta garantisce inoltre un comfort ottimale.

 

# 3 Cressi Ara

Le migliori per: calzabilità

EBS si può indossare con grande facilità in ogni situazione. Si mantengono inoltre sempre perfettamente aderenti al piede a qualsiasi profondità.

Hanno pale ampie e lunghe, che favoriscono un movimento efficiente. Sono disponibili in quattro colori (nero, giallo, blu e argento) e in tre taglie (S / M, M / L, L / XL).

 

# 4 Velocità Seac

Le migliori per: rapporto qualità e prezzo

Sono pinne con scarpetta chiusa in gomma termoplastica morbida. Progettato da designer italiani e sono un raffinato equilibrio di estetica e funzionalità.

La pala è realizzata in 3 materiali. Le sue particolari geometrie favoriscono il miglior rapporto resa / sforzo. Sono disponibili in 10 taglie, dalla 26/28 alla 46/47.

 

# 5 Pinne da immersione donna Cressi Reaction EBS

Le migliori per: scattanti

Realizzata in tecnopolimero di ultima generazione, molto reattivo, flessibile e scattante, la pala nasce direttamente dal dorso della scarpetta. Ha una superficie utile superiore del 20% rispetto a un tipo tradizionale.

Sfruttano l’esclusiva tecnologia brevettata di stampaggio in tre materiali, che garantisce elevate prestazioni. L’alloggiamento anatomico del piede, elaborato al computer, è prodotto in elastomeri per un comfort e un bloccaggio del piede ottimali.

 

Modelli di pinne da immersione?

I diversi modelli di pinne da immersione si differenziano nel tipo di forma e di materiale costruttivo e si classificano in base all’impiego. Le pinne da  snorkeling  sono idonee per rimanere in superficie oppure per immersioni a bassa profondità. Sono generalmente a scarpa chiusa molto comoda, di lunghezza non eccessiva e di durezza media, in modo da osare una certa propulsione senza affaticare le gambe

Le pinne da immersione  con bombole  (anche da pinne da ARA, autorespiratore ad aria) devono essere più potenti rispetto a quelle per lo snorkeling in quanto le pinnate possono essere più frequenti.

Si offre quindi una pala morbida per consentire una migliore modulazione della  potenza di passo  e una più agevole escursione laterale per veloci cambi di assetto. Sono una scarpetta aperta e calzari in neoprene forniti di suola in modo che si può camminare su superfici irregolari o scivolose durante il trasporto delle attrezzature

 

Caratteristiche delle pinne per pesca subacquea?

Le pinne da apnea o  pesca subacquea  sono molto lunghe ea pala rigida, per movimenti lenti ma potenti che servono a sfruttare al massimo la propulsione delle gambe. Si indossa normalmente con calzari in neoprene.

 

Pinne per agonismo?

Nelle pinne  a pala unica  (monopinna), adatte per attività agonistiche, i piedi sono alloggiati nella medesima calzatura

Le pinne da  piscina sono  molto corte, utilizzate per potenziare la propulsione nei nuotatori. La scarpetta e la palma sono in genere costituite dallo stesso materiale.

 

Utilizzo delle pinne da immersione?

Grazie a loro forma, questi accessori incrementano la forza di spinta del piede maggiorando la superficie a contatto con l’effetto e di conseguenza spostando una maggior massa d’acqua per ottenere una spinta  propulsiva  più elevata.

Maggiore è la  massa d’acqua  interessata, maggiore è la spinta. Inoltre, la conformazione della pinna e l’elasticità del  materiale  di cui è formata, contribuiscono a distribuire in modo ottimale l’acquisto muscolare sull’acqua, per ottenere il massimo rendimento.

Tuttavia, è inutile avere una spinta propulsiva eccezionale ma non essere in grado di utilizzarla per mancanza della potenza necessaria a gestirla.

 

Come è fatta la pinna da immersione?

Le pinne allora devono essere adattate alla  morfologia  del  subacqueo  medio e consentire quei movimenti favoriscono un rapido spostamento in avanti.

Sono costituite essenzialmente da due parti: la  scarpetta  e la pala.

 

Che cos’è la scarpetta della pinna da immersione?

La scarpetta è la parte della pinna che si indossa e ricopre il piede. È in genere realizzata in gomma morbida per garantire la massima aderenza al piede e dotata di opportuna  apertura  (davanti alle dita centrali o sotto di esse) per evitare la formazione di  bolle d’aria .

La sua conformazione riveste una particolare importanza, per evitare che la pinna si sfili accidentalmente durante l’uso.

Ne esistono due tipologie: la  scarpetta chiusa  che riveste completamente il piede, per cui può essere usato a piedi nudi o con un calzare in  neoprene; la  scarpetta aperta  (o  un tallone aperto ) che lascia il tallone scoperto, in corrispondenza del quale è presente un  cinghiolo  regolabile tramite una fibbia.

Rispetto alla scarpetta chiusa quella aperta consente di utilizzare più tipologie di calzari con la stessa pinna: è il tipo preferito dai subacquei che effettuano immersioni in condizioni climatiche diverse che utilizzano lo stesso accessorio con calzari di diversa spessore e protezione termica.

 

Che cos’è la pala della pinna da immersione?

La pala è la superficie fissa fissata sull’estremità anteriore delle pinne  subacquee . La sua funzione è quella di trasferire la spinta associata al movimento del piede. Le pale delle pinne incrementano la forza di spinta dell’arto aumentando la  superficie  sulla quale imprimere la spinta per ciascun movimento.

Una seconda conformazione e in base all’elasticità del materiale contribuisce a distribuire in modo ottimale l’assistenza muscolare sull’acqua per ottenere il massimo rendimento. Sono di lunghezza variabile e in genere di spessore assai sottile, sostenute da nervature laterali. Le pale possono essere più o meno rigide: la  rigidità  influenza il tipo di sforzo sulle gambe e di spinta.

La pala può essere tutt’uno con la scarpetta oppure fissata tramite  viti  (nei tipi più  professionali ). Il secondo sistema è più costoso ma consente di cambiare la scelta a piacimento, adottando quella ritenuta più idonea all’uso del momento.

Le pale sono costruite in genere in materiale polimerico (termoplastici o gomma) o in materiale composito ( in carbonio  o in fibra di vetro) o in più materiali.

 

Pinne da immersione quali scegliere: morbide o dure?

Una pinna morbida consente una pinneggiata con minore sforzo ma dà anche una spinta minore. Può essere usato nel tempo libero o in situazioni non impegnative come lo snorkeling.

Una pinna rigida consente una pinneggiata più potente, ma richiede uno sforzo maggiore; le pinne con una pala lunga sono più efficaci per coprire grandi distanze, necessitano di una pinneggiata di grande ampiezza.

 

Materiali delle pinne da immersione?

Fino a qualche tempo fa, le prime pinne erano costituite in  gomma naturale , praticamente indistruttibile. Tuttavia questo materiale ha un elevato costo a causa della complessità dal punto di vista costruttivo, in quanto è composto da  mescole con caratteristiche di durezza e di elasticità diverse che vanno poi integrate in stampi secondo quantità ben precise.

Oggi si usano pallidi in materiali  termoplastici . Dal punto di vista delle prestazioni, le pinne così l’offerta offre una maggiore elasticità che rimane inalterata a lungo nel tempo, con costi accessibili; sono però meno resistenti a graffi ed abrasioni.

Una proposta più moderna sono le pinne presenti in fibra di carbonio,  kevlar  e  grafite , materiali più evoluti e sintetici.

 

Evoluzione delle pinne da immersione?

La ricerca tecnologica E Continuamente impegnata a studiare l’ottimizzazione dell’ Idrodinamica , la RIDUZIONE dei vortici e degli EVENTUALI svantaggi dovuti  all’effetto Venturi , Insieme alla RIDUZIONE degli attriti, anche Attraverso lo Studio E l’Impiego di Nuovi Materiali.

Questo porta alla realizzazione di prodotti sempre più innovativi e tecnologicamente avanzati.

Si  consiglia  comunque di evitare specializzazioni esasperate e di focalizzare la scelta in base alla specifica esigenza di immersione.

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